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"La storia del gioiello italiano non può prescindere da quella della bottega orafa Castellani. Avviata da Fortunato Pio, capostipite.
I Castellani oltre ad essere orafi erano collezionisti e mercanti di gioielli antichi e di reperti archeologici.
La scelta della selezione dei gioielli della collezione Castellani per il Museo del Gioiello è stata difficile: è stato complesso poter definire attraverso alcuni, pochi esemplari rispetto alla grande quantità, proprio le caratteristiche di questa manifattura, dello stile, del gusto che ha tanto avuto importanza e successo nella Roma e nell’Italia di metà dell’Ottocento."

Ida Caruso


Le icone sono gioielli narrativi, quelli capaci di raccontare storie eccezionali attraverso dettagli preziosi e particolari indimenticabili. Quelli qui presentati sono gioielli che hanno innovato linguaggi, forme, significati, materiali e tecniche come la granulazione etrusca, il micromosaico romano, la lamina d’oro. Capolavori del passato da riscoprire per capire il presente e progettare il futuro.

Curato da Ida Caruso

 

Coppia di orecchini

Fine IV - inizi III secolo a.C.
oro, filigrana
altezza 5,4 cm
Roma, Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, collezione Castellani

Questo tipo di orecchini a tubo con pendenti è piuttosto raro nel repertorio dell’oreficeria etrusco-laziale con qualche attestazione in poche località dell’Etruria settentrionale. Questi esemplari, provenienti da Chiusi e databili tra la fine del IV e gli inizi del III secolo a.C., presentano una decorazione particolarmente elaborata e accurata rispetto ad altri analoghi orecchini.

Bulla

I secolo a.C.
oro, filigrana
altezza 9 cm
Roma, Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, collezione Castellani

È un oggetto che ha le sue origini nella cultura etrusca, ma che è stato immediatamente adottato dai Romani. Utilizzata prima come amuleto contro le forze soprannaturali è diventata nel tempo un monile sia per i giovinetti sia per le fanciulle. Realizzata in sottile lamina d’oro presenta una fine decorazione a filigrana.

Bracciale con monete

Seconda metà del XIX secolo
oro
lunghezza 20,3 cm
Roma, Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, collezione Castellani

Uno splendido, prezioso esempio innovativo della moda del gioiello monetale. Nel bracciale sono inseriti coni aurei romani dell’alto impero, alternati a dischi circolari e lisci di raccordo che ripetono armoniosamente il motivo dominante della linea curva.

Spilla con micromosaico

Seconda metà del XIX secolo
oro, pasta vitrea
ø 4,2 cm
Roma, Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, collezione Castellani

La spilla estremamente elegante nella semplicità della sua decorazione in micromosaico si ispira al gusto bizantino delle grandi basiliche sia romane sia orientali. Il tema del rosone
che si inserisce in una sottile cornice a cordella è arricchito dalla varietà dei colori delle tessere musive.

Spilla con cammeo

Seconda metà del XIX secolo
oro, sardonica incisa
altezza 4 cm; larghezza 3,5 cm
Roma, Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, collezione Castellani

All’interno della cornice a triplice giro è incastonato il cammeo in sardonica a due strati, firmato dall’incisore ottocentesco Giuseppe Girometti. È rappresentato il raro ritratto del presidente americano George Washington

Coppia di orecchini

IV secolo a.C.
oro, filigrana
altezza 2,3 cm
Roma, Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, collezione Castellani

Gli orecchini a lamina tubolare rivestita da un filo avvolto a spirale terminano con una eccezionale protome leonina. La loro tipologia e la ricca decorazione sono frequenti sia in ambiente etrusco sia in Magna Grecia, con una concentrazione nella produzione tarantina.

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